1. Introduzione
Si tratta di un sistema propulsivo che sfrutta l'energia prodotta da un reattore nucleare per generare calore e produrre vapore acqueo surriscaldato in pressione.
Come su una vecchia nave a vapore, dove il gas surriscaldato veniva prodotto da enormi caldaie (con bruciatori a gasolio), il vapore viene poi utilizzato con vari turbo-macchinari per generare corrente, muovere pompe e, in alcuni casi, per muovere l'elica (o le eliche) di propulsione, attraverso grosse turbine e sistemi di riduzione dei giri. Come nei classici sistemi a vapore, il gas surriscaldato, dopo aver agito nelle varie macchine, torna a un condensatore dove ridiventa liquido e ricomincia il suo cilclo (Ciclo "Rankine").
Il principio di funzionamento è quindi molto simile a quello delle tradizionali navi a vapore, a meno del generatore di vapore (caldaia) che, in questo caso, sfrutta l'energia atomica per vaporizzare l'acqua e generare vapore surriscaldato in pressione.
Oltre al reattore e ai suoi sistemi di sicurezza, l'integrazione di questi sistemi ha anche comportato l'impiego di grossi e rumorosi turbo-macchinari (in grado di sfuttare la potenza del vapore). Quanto sopra ha necessariamente incrementato il livello di rumorosità generato dall'apparato motore, in modo molto importante.
Possiamo quindi dire che per godere dei grandi vantaggi che offre la propulsione nucleare, bisogna accettare battelli piuttosto rumorosi e caratterizzati da dimpensioni notevoli.
4. PRO e CONTRO dei Sottomarini atomici
Ove volessimo provare ad analizzare le caratteristiche dei battelli a propulsione nucleare raffrontandoli con quelli a propulsione Diesel Elettrica, potremmo dire in generale che:
PRO
Autonomia illimitata;
Ampi spazi (missili, etc.);
Alta velocità senza limiti di tempo;
Alta indiscrezione e totale occultamento;
Ideale per uso balistico e in acque aperte;
Elevata capacità ed autonomia di disimpegno.
CONTRO
Molto rumoroso (sempre - le pompe di circolazione dell'acqua di raffreddamento del reattore non possono mai essere fermate);
Enorme (impossibile accedere in acque ristrette o con bassi fondali);
Tecnologia complessa (soprattutto per i sistemi di sicurezza);
Rischio elevato (Radiazioni);
Costi molto elevati.
5. Considerazioni
Quanto detto finora potrebbe far pensare che il sottomarino atomico è l'unità subacquea per eccellenza. Ma come sappiamo, anche dopo il loro avvento, in tutto il mondo si è continuato a costruire battelli diesel-elettrici. Perchè ?
Perchè ci sono cose che un grosso e rumoroso bestione atomico non è in grado di fare e che, invece, un battello elettrico (specie se non a snorkel) può fare in maniere molto efficace (anche se con limitazioni).
Il tutto dipende dal profilo delle missioni che intendiamo affidare a questi mezzi.
Se cerchiamo un battello in grado di spostarsi rapidamente negli oceani (attraversando, ad esempio, l'Atlantico in 3/4 giorni), che sia in grado di lanciare missili balistici a testata nucleare e che non abbia bisogno di addentrarsi in acque ristrette o in bassi fondali, il sottomarino atomico è l'ideale.
Ma se cerchiamo un battello in grado di fare intelligence sotto costa nemica, che sia in grado di rilasciare forze speciali o ROVs (Remoted Operatated Vehicles) a poche miglia dal bersaglio, che sappia addentrarsi in acque ristrette e con fondali molto bassi, e che possa essere estremamente silenzioso, allora abbiamo bisogno di un battello a propulsione elettrica.
Un battello a propulsione elettrica, quando opera sulle batterie (no snorkel) è molto più silenzioso di qualsiasi battello atomico. Questo vuol dire che, a livello idrofonico, il battello elettrico prenderà contatto con il nucleare moltissime miglia prima che il battello atomico si accorga della presenza del battello convenzionale (e probabilmente se ne accorgerebbe solo quando avrebbe già un paio di siluri che lo stanno rapidamente raggiungendo).
Questo è un vantaggio tattico straordinario che impone ai battelli atomici di stare alla larga dalle acque ristrette o dalle zone pattugliate da battelli elettrici.
Dall'altra parte, come abbiamo detto, i battelli elettrici hanno altri limiti dettati dall'autonomia delle loro batterie e dalla ciclica necessità di ricaricarle facendo snorkel (perdendo tutto il vantaggio tattico di cui sopra).
Per tutto quanto sopra, a partire dalla fine degli anni '80, l'evoluzione tecnologica ha concentrato i suoi sforzi per ricercare soluzioni tali consentire a un battello convenzionale di massimizzare il suo vantaggio tattico, e di minimizzare i suoi difetti, ricercando soluzioni propulsive silenziose e indipendenti dall'aria.
Così si è arrivati alla propulsione convenzionale anaerobica A.I.P., che studieremo nella prossima sezione.