Definizioni e Concetti di Base

1.  Sommergibile o Sottomarino ?

 

Molti pensano che questi due termini esprimano lo stesso significato, e forse nel linguaggio corrente non hanno torto. Ma in realtà la dottrina sommergibilistica italiana associa a queste due parole due tipi di unità subacquee profondamente differenti.

 

"Il SOMMERGIBILE è un'unità subacquea studiata, progettata e realizzata per navigare principalmente in superficie e che, quando necessario, è in grado di immergersi e di permanere in immersione per periodi medio-brevi".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

"Il SOTTOMARINO è un'unità subacquea studiata, progettata e realizzata per navigare sempre in immersione e che, quando assolutamente necessario, è in grado navigare in superficie".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Oltre a vari aspetti di tipo impiantistico e idrostatico (distribuzione dei pesi) la vera differenza sta nelle forme idrodinamiche; con i sottomarini presero piede le forme "a goccia" molto più efficaci dal punto di vista idrodinamico immerso (forme che in immersione offrono resistenze all'avanzamento minime). Molto evidente, infatti, nei sommergibili, la forma della prora tipicamente "navale" (a spigolo, adatta per penetrare le onde  in superficie) che nei sottomarini, invece, diventa quasi sferica.

 

Dagli anni '50 sono stati costruiti solo sottomarini: balistici, convenzionali, nucleari, SSK, e oggi anche A.I.P. (Air Indipent Propulsion; sottomarini convenzionali dotati di impianti di propulsione che non richiedono l'uso continuo dello snorkel, e che quindi possono rimanere in immersione profonda per lunghi periodi. Es. Fuel Cells.)

 

Nel gergo comune di oggi si usa comunque il termine "Sommergibile" e molto spesso quello di "Battello", per indicare in generale il mezzo subacqueo.

 

 

2.  Nomenclatura di base

 

Alcuni termini sono molto noti e conosciuti; altri lo sono meno. Di seguito le parti più comuni che sono presenti praticamente su tutti i battelli del mondo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ZLC = Zona a Libera Circolazione

C.Z. = Cassa Zavorra

 

E' bene sapre che lo scafo di un sommergibile è quasi sempre composto da una parte RESISTENTE alla pressione esterna (all'interno della quale vi sono gli ambienti di vita), attorniata da una parte non resistente che si usa chiamare LEGGERA.

Esitono quindi uno Scafo Resistente (robusto e dimesionato per reggere la forza della pressione in quota) e uno Scafo leggero all'interno del quale l'acqua di mare si muove liberamente in uno spazio denominato Zona a Libera Circolazione (che si trova sempre alla stessa pressione che troviamo al suo esterno). Per questo motivo lo Scafo Leggero è strutturalmente molto più semplice di quello resistente; il suo scopo è quello di dare all'intero scafo le forme idrodinamiche che servono al battello per muoversi agevolmente in quota. Nelle intercapedini che sussistono tra lo Scafo Leggero e lo Scafo Resistente trovano anche alloggiamento varie apparecchiature.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A differenza di quello resistente, lo Scafo Leggero non deve quindi reggere alcuna pressione (dato che al suo interno e al suo esterno la pressione e la stessa).

All'interno dello Scafo Resistente si trova invece l'aria che deve sempre permanere ad una pressione ambientale pari a quella atmosferica (come vedremo, tale situazione barica è soggetta a piccole variazioni che vengono misurate con appositi altimetri distribuiti nei vari locali di bordo) costituendo il microclima in cui operano i sommergibilisti. In altre parole, lo scafo resistente è una vera bombola d'aria progettata per resistere alla pressione esterna dell'acqua di mare (che cresce all'aumentare della quota raggiunta dal battello, come vedremo dopo).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

All'interno dei volumi che costituiscono la Zona a Libera Circolazione si trovano anche le Casse Zavorra principali; si tratta di volumi opportunamente dimensionati e delimitati da lamiere che in immersione sono pieni d'acqua di mare (come la Zona a Libera Circolazione) ma che in emersione devono essere piene di aria.

Il loro allagamento e il loro esaurimento (mediante l'insufflaggio di aria compressa al loro interno) consente rispettivamente l'immersione e l'emersione del sommergibile. Sono dimensionate in modo tale da tenere il battello a galla (in superficie) quando sono piene d'aria; quando invece le allaghiamo, diamo al battello quel peso aggiuntivo che è necessario per consentirgli di immergersi.

 

Normalmente queste casse hanno delle ampie aperture sul fondo delle stesse (dette Allagamenti) al fine di consentire liberamente l'ingresso e l'uscita dell'acqua. Nella parte superiore, invece, sono dotate di apposite valvole dette Sfoghi d'Aria che vengono telecomandate dall'interno del battello.

 

E' necessario precisare che il posizionamento delle Casse Zavorra di un sommergibile può essere di due tipi a seconda se il si tratta di un battello a Semplice Scafo o a Doppio Scafo.

 

Nel caso del Semplice Scafo, le casse zavorra (e buona parte delle zona a libera circolazione) sono posizionate alle estremità longitudinali del battello, a prora e a poppa dello Scafo Resistente (come nel disegno precedente).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nel caso del Doppio Scafo (soluzione usata in passato per i vecchi sommergibili) le casse zavorra erano ricavate in una intercapedine tra lo scafo leggero e lo scafo resistente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

3. Riferimenti e Moti

 

ROLLIO: è il moto di rotazione del battello, attorno al proprio asse longitudinale.

BECCHEGGIO: è il moto di rotazione del battello, attorno al proprio asse trasversale.

IMBARDATA: è il moto di rotazione del battello, attorno al proprio asse verticale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'imbardata è il tipico moto di rotazione del battello provocato dall'azione dei timoni verticali (a dritta/destra o a sinistra).

Il Beccheggio può essere indotto (oltre che dal moto ondoso) dall'azione dei timoni orizzontali che inducono lo scafo ad appruarsi (picchiare) o appopparsi (cabrare).

Il rollio è il tipico moto trasversale (dondolio da destra a sinistra, e viceversa) normalmente indotto dal moto ondoso.


2021 - Giampiero Ranieri