Sommergibile "REMO"
Il Smg. REMO, con il gemello ROMOLO, erano gli unici due battelli della
classe “R” (una classe che ne prevedeva dodici) completamente
realizzati ed entrati regolarmente in servizio. Tutti gli altri erano ancora
sullo scalo quando sopraggiunse l’armistizio (8 settembre 1943).
Questi sommergibili, di grande dislocamento (i più grandi mai costruiti
per la Marina italiana), in grado di portare 600 t di materiali, erano stati
appositamente progettati per il trasporto occulto, specialmente per l’approvvigionamento
in Estremo Oriente di materiali d’interesse strategico (soprattutto
caucciù); esigenza, questa, evidenziatasi nel corso della 2ª G.M.
per la quale, nel ’42, furono precariamente adattati alcuni battelli
oceanici sottratti alla linea combattente.
La costruzione dei dodici battelli era stata affidata a tre cantieri: 6 ai
Cantieri TOSI di Taranto (che ne aveva anche elaborato il progetto), 3 ai
C.R.D.A. di Monfalcone (GO) e 3 ai Cantieri OTO di Muggiano (SP). Poiché
la necessità di trasporto era pressante, alla progettazione ed alla
costruzione fu impressa la massima urgenza: i primi due battelli furono realizzati
in meno di un anno, mentre la costruzione degli altri avanzava rapidamente.
All’8 settembre, quelli sugli scali di Monfalcone e di Muggiano vennero
catturati dai tedeschi, che avevano grande bisogno di tali battelli e che
cercarono in ogni modo di completarne la costruzione, ma nessuno di essi fu
portato a compimento.
Le caratteristiche tecniche erano:
- scafo: tipo “Cavallini”, a doppio scafo parziale
- quota max.. 80 m con coefficiente di sicurezza 3
- dislocamento: 2.201 t (in superficie) - 2.607 t (in immersione)
- dimensioni: 87 m (lungh.) - 7,80 m (largh.) - 6,13 m (pescaggio)
- apparato motore: 2 diesel per complessivi 2.600 HP; 2 motori
elettrici per complessivi 900 HP
- velocità max.: 14 nd (in superficie) - 6,5 nd (in
immersione);
- autonomia: in superficie: 12.000 mg a 9 nd; in immersione:
6,5 mg a 6,5 nd - 110 mg a 3,5 nd
- armamento: 3 mitragliere singole da 20 mm, a scomparsa;
(nessun cannone né tubo lanciasiluri)
- equipaggio (tabella): 61 persone (di cui 5 ufficiali)
Il Smg. REMO era stato costruito nei cantieri TOSI di Taranto ed era stato impostato il 5 settembre 1942, varato il 28 marzo 1943 e consegnato alla Marina, assieme al Smg. ROMOLO, il 19 giugno dello stesso anno.
La sua storia è brevissima perché tale fu la sua vita operativa:
poche ore di navigazione!
Dopo un periodo di prove e di addestramento ridotto al minimo per i motivi
di urgenza già detti, alle 09.30 del mattino del 15 luglio ’43
(a meno di un mese dall’entrata in servizio) il REMO, al comando del
Ten. Vasc. Salvatore VASSALLO, lascia Taranto diretto a Napoli.
Alle 18.30 circa, mentre naviga in superficie al traverso di Punta Alice,
viene raggiunto da uno dei quattro siluri lanciati dal sommergibile inglese
UNITED. Colpito al centro, il REMO affonda in pochi minuti nel punto di latitudine
39°19’N e longitudine 17°30E, a 25 miglia dalla costa. Si salvano
soltanto quattro persone: le tre che si trovano in plancia (fra di esse, anche
il Com.te VASSALLO) e il Serg. E Dario CORTOPASSI, che riesce a risalire dalla
camera manovra.
Da notizie sulle attività di spionaggio, sembrerebbe che l’avversario
fosse a conoscenza della partenza da Taranto del REMO (e del gemello ROMOLO,
anch’esso affondato tre giorni più tardi a sud di Capo Spartivento
calabro, colpito dalle bombe di un aereo della RAF) ed avrebbe, quindi, predisposto
agguati con sommergibili provenienti da Malta e attacchi con aerei basati
in Sicilia, a Comiso e a Pachino.
Tutto ciò perché questi nostri battelli avrebbero preoccupato
non poco l’avversario, sì da farli considerare obbiettivo di
primario interesse, in relazione a quanto si andava realizzando in Germania
in fatto di progetti speciali (le cosiddette “armi segrete”) e
al loro possibile trasferimento occulto verso il Giappone, dopo gli attacchi
aerei alleati su Peenemunde. Tuttavia, questa eventualità, ancorché
verosimile, non trova riscontro nella documentazione italiana.
È certo, comunque, che in quel momento cruciale della guerra, quando
la situazione stava precipitando (in Italia si era alla vigilia della caduta
del Fascismo e a meno di due mesi dall’armistizio), c’era molta
fretta di poter subito utilizzare questi battelli. I tedeschi, che ancora
non disponevano di loro battelli adatti al trasporto su lunghe distanze (ma
li stavano costruendo), premevano per avere i nostri in Atlantico, per impiegarli
fra Bordeaux e Singapore, offrendo in cambio battelli d’attacco. Ma
gli italiani non potevano accondiscendere, poiché quei sommergibili
servivano per assicurare il traffico occulto con la Sardegna (piombo, rame,
antimonio), nel momento in cui il contrasto degli alleati nel Tirreno era
in forte crescita. E ciò spiega la rapidità con la quale i battelli,
dopo la consegna, vennero resi operativi e fatti partire subito per Napoli.
Con il Smg. REMO si perdono:
- Ten. Vasc. Ranieri CAGLIANO, Ufficiale in 2ª
- Cap. G.N. Tarquinio RUZZA, Direttore di Macchina
- Ten. G.N. Aldo BOCCARDI
- Guardiamarina Orfeo LONDERO
- Asp. Guardiam. Paolo NIMIRA
- C°3^cl. Francesco PELUSO
- C°3^cl. Olimpio TERZOLO
- 2°C° Nello ANGELETTI
- 2°C° Renato BARTOLETTI
- 2°C° Enrico BLASONI
- 2°C° Taltibio CELLI
- 2°C° Alfonso CIONTI
- 2°C° Trento DI BELLA
- 2°C° Antonio ZIZZI
- Sgt. Eugenio ALONGI
- Sgt. Nicola DE SIMEIS
- Sgt. Ugo PANICHI
- Sgt. Francesco SARDÙ
- Sc. Antonio ARPINO
- Sc. Donato CASINO
- Sc. Elio CELLERINI
- Sc. Guido CHIUMENTI
- Sc. Bruno COMPARINI
- Sc. Renzo COTOLONI
- Sc. Attilio GALVAN
- Sc. Lino GUARESCHI
- Sc. Manlio LEONI
- Sc. Antonio MICALEF
- Sc. Mario PAIANO
- Sc. Giuseppe PAPPALARDO
- Sc. Efisio TURCO
- Com. Alfredo ARIA
- Com. Vittorio AROSIO
- Com. Gastone BERTI
- Com. Aniello BOCCANFUSO
- Com. Giuseppe BONFANTI
- Com. Cosimo CAIFFA
- Com. Giovanni CATELINO
- Com. Biagio DANDRICCIO
- Com. Giocondo DAVID
- Com. Salvino DOLFIN
- Com. Armando FERRIERO
- Com. Bernardo FOGLIASSO
- Com. Giuseppe GUMINA
- Com. Mario IACOMETTI
- Com. Leonardo INGRIVAGLIA
- Com. Mauro LA DAVAZ
- Com. Armando MARZIALE
- Com. Angelo MAZZACOLLO
- Com. Luigi NICOLI
- Com. Angelo RAMPINELLI
- Com. Luciano SAPUCCI
- Com. Gaetano SARDO
- Com. Spartaco TANGANELLI
- Com. Achille VENTURI
Onore a Loro!