Sommergibile "MILLO"
Il Smg. MILLO, come lo si nominava correntemente, era il terzo
dei quattro battelli (Saint Bon, Cagni, Millo e Caracciolo) che costituivano
la classe comunemente indicata come cl. “AMMIRAGLI”, costruiti
dai cantieri C.R.D.A. di Monfalcone (GO) fra il ’39 e il ’41 ed
entrati in servizio, quindi, a guerra iniziata.
Essi furono indubbiamente i nostri migliori sommergibili nella 2ª G.M..
Progettati per operare in teatri lontani, possedevano prestazioni di altissimo
livello, difficili ad ottenersi anche oggi in un battello convenzionale. In
particolare, l’autonomia (fino a 180 giorni e quasi 20.000 mg.) era
eccezionale. Ancora pochi giorni prima della sua perdita, SUPERMARINA pianificava
per il MILLO e per il CAGNI la dislocazione in Oceano Indiano, con base a
Singapore, già conquistata dai giapponesi.
Il Smg. MILLO era stato impostato il 16 ottobre 1939, varato il 31 luglio 1940 e consegnato alla Marina il 1° maggio 1941.
Le sue caratteristiche tecniche erano:
La sua storia, purtroppo, fu breve.
Dopo un periodo di addestramento, il MILLO, al comando del C.C. Vincenzo D’AMATO,
entra in pieno servizio il 15 settembre del ’41, dislocato a Taranto.
Come gli altri battelli della sua classe, inizialmente viene impiegato per
trasporto di carburante e munizioni verso l’Africa settentrionale, dove
la situazione delle forze italo-germaniche è ormai critica.
La sua prima missione inizia il 21 novembre ’41 con destinazione Derna,
con un carico di 138 t di benzina (in lattine) e 6,8 t di munizioni anticarro.
Tutto si svolge normalmente e il giorno 26 il battello è di nuovo a
Taranto.
Seguono altre missioni di trasporto: il 30 novembre per Bardia e Bengasi,
il 23 dicembre ’41 e il 26 gennaio ’42 per Tripoli. Durante il
rientro da quest’ultima, lungo le coste libiche viene attaccato da un
aereo ma, fortunatamente, senza danni.
Dal 6 al 12 marzo ’42 il MILLO è in agguato nelle acque a sud-est
di Malta, senza tuttavia cogliere alcun avvistamento. Il rientro verso Taranto
gli è fatale: mentre naviga in superficie zigzagando lungo le rotte
di sicurezza prospicienti la costa calabra, alle 13,23 del 14 marzo ’42,
al largo di Punta Stilo, nel punto 38°27’N-16°37’E, il
MILLO viene raggiunto da due dei quattro siluri lanciati dal sommergibile
inglese ULTIMATUM. Colpito al centro e a poppa, il battello affonda quasi
immediatamente, portando con sé 55 persone. Si salvano soltanto in
15, dei quali 14 (4 ufficiali, 2 sottufficiali e 8 marinai) vengono recuperati
dallo stesso sommergibile inglese e uno, il Serg. El. LINGUA, da un’imbarcazione
costiera, alcune ore più tardi.
I Caduti sono:
- Cap. Corv. Vincenzo D’AMATO, Comandante
- Guardiamarina Andrea PACI, Ufficiale alle armi
- S.Ten. GN Carlo DAMERI, Sottordine di macchina
- C°2^cl. Nazareno STORANI
- C°3^cl. Paride BENINI
- C°3^cl. Lelio FRACCHIONI
- C°3^cl. Nicola LOFFREDO
- 2°C° Antimo AIMONE
- 2°C° Luigi BONINI
- 2°C° Igino BRESSAN
- 2°C° Giuseppe CHIESA
- 2°C° Salvatore LEOTTA
- 2°C° Vittorio PARATI
- Sgt. Aldo BURATTA
- Sc. Renzo AGNOLONI
- Sc. Lorenzo ALESSANDRIA
- Sc. Nino BARBIERI
- Sc. Giovanni COLLOREDO
- Sc. Antonio CROCETTA
- Sc. Giulio DI BIASE
- Sc. Giovanni FERRANDINA
- Sc. Canzio FIORETTI
- Sc. Antonio MARIGO
- Sc. Giovanni PASINI
- Sc. Bruno PICCOLROAZ
- Sc. Guido PRATI
- Sc. Luigi ROGORA
- Sc. Francesco ROSSANDA
- Sc. Leopoldo SEBASTIO
- Sc. Danilo STEFANINI
- Sc. Giovanni STILE (o STILO)
- Sc. Walter VIANELLO
- Com. Domenico ALMASIO
- Com. Franco BASSI
- Com. Benedetto BUCCOLIERI
- Com. Vincenzo BUONANNO
- Com. Giulio CAPADURA
- Com. Giorgio CELLAI
- Com. Mario CESARINI
- Com. Salvatore CIAMPA
- Com. Antonio CUCINOTTA
- Com. Rino DE POLI
- Com. Davide DEL MASTRO
- Com. Pietro DI FONZIO
- Com. Salvatore DI MEGLIO
- Com. Nicola DI SEBASTIANO
- Com. Desiderio DIANA
- Com. Mario FEDERICO
- Com. Francesco GALLO
- Com. Eduardo GAROFALO
- Com. Rocco PALUMBO
- Com. Enzo PRODIGI CIVILI
- Com. Domenico SAGGIOMO
- Com. Francesco SANTESE
- Com. Umberto VACCARO
Onore a Loro!