Sommergibile "CORALLO"
Il Smg. CORALLO era uno dei 10 battelli della serie “PERLA”
(nome del primo battello, eponimo della serie), a sua volta appartenente alla
classe “600” di sommergibili costieri.
Questa serie, ben riuscita come tutta la cl. “600”, era stata
realizzata dai cantieri CRDA di Monfalcone (GO) (6 unità) e dai cantieri
OTO di Muggiano (SP)(4 unità), fra il 1935 e il ’36.
Il Smg. CORALLO (distintivo ottico: CO) apparteneva ai primi sei ed era stato
impostato il 1° ottobre 1935, varato il 2 agosto 1936 e consegnato alla
Marina il 26 settembre dello stesso anno.
Le caratteristiche tecniche erano:
– Carena: tipo Bernardis a semplice scafo, con controcarene
esterne
– Profondità max.: 80 m con coefficiente di
sicurezza 3
– Dislocamento: 697 t (in superficie) - 856 t (in immersione)
– Dimensioni: 60,18 m (lungh.) - 6,45 m (largh.) -
4,71 m (pescaggio)
– Potenza apparato motore: 1400 HP (sup.) - 800 HP
(imm.)
– Velocità max: 14 nd (sup.) - 7,5 nd (imm.)
– Autonomia: 5200 mg a 8 nd - 2500 mg a 12 nd (sup.);
74 mg a 4 nd - 7 mg a 7,5 nd (imm.)
– Armamento: 6 tubi lanciasiluri da 533 mm (4 a prora
e 2 a poppa); 1 cannone da 100 mm / 47 calibri; 2 mitragliere antiaeree singole
da 13,2 mm
– Equipaggio (tabella): 44 persone (di cui 4 ufficiali)
Di seguito, una sintesi della sua storia operativa.
Allo scoppio della 2ª G.M. esso risulta assegnato al VII° Gruppo
Sommergibili (72ª Squadriglia) di base a Cagliari, e da questa base opererà
per tutta la guerra.
Tuttavia, l’inizio delle ostilità (per l’Italia: 10 giugno
1940) trova il CORALLO “ai lavori” a Monfalcone, presso il cantiere
costruttore, e pertanto non può entrare subito in azione.
Approntato alla fine di agosto ’40, prima di rientrare a Cagliari, al
comando del Cap. Corv. Loris ALBANESE, dal 3 al 18 settembre svolge la sua
prima missione di guerra nel Mediterraneo orientale. Nel tardo pomeriggio
del giorno 17, mentre è in agguato a 60 mg. a sud di Creta, intercetta
una grossa formazione navale avversaria diretta ad Alessandria d’Egitto
e, risolutamente, si porta all’attacco. Superata la scorta, da distanza
molto ravvicinata (circa 1500 m) lancia due siluri contro una portaerei e
subito si disimpegna in profondità per sfuggire alla reazione avversaria.
Anche se, dopo circa un minuto, a bordo tutti odono due forti esplosioni,
diverse da quelle delle bombe di profondità, l’esito di questo
attacco non è mai stato accertato, poiché non trova riscontro
nella documentazione inglese.
La violenta caccia nemica costringe il battello a scendere sotto gli 80 metri
e a servirsi dell’”assetto silenzioso”, un sistema che usa
aria compressa invece delle normali pompe per travasare acqua fra le casse
di dosaggio e che comporta un progressivo aumento della pressione interna
del sommergibile. Dopo tre ore, sfuggito alla caccia, il battello emerge.
L’Uff. in 2ª, Ten. Vasc. Alfredo GATTI, si accinge ad aprire il
portello della torretta a, forse per la concitazione del momento, non riesce
a graduarne l’apertura per far sfogare lentamente la sovrappressione
interna; il portello si apre repentinamente e l’Ufficiale viene violentemente
sparato fuori. Nonostante lunghe ricerche, non sarà più ritrovato.
Un altro uomo, il Capo Sil. Angelo BIANCHI, viene trovato morto in Camera
Lancio AV, vittima forse di una fatale caduta quando il battello, sotto le
bombe, aveva più volte perso il controllo dell'assetto.
Poiché i danni subiti non sono riparabili con i mezzi di bordo, il
battello dirige verso Tobruk, dove giunge il 18 settembre.
Dopo questo sfortunato esordio, nei successivi due anni di guerra il Smg.
CORALLO opera quasi ininterrottamente, impiegato in estenuanti agguati in
tutto il Mediterraneo, purtroppo non adeguatamente ripagati – come,
del resto, per la maggior parte dei battelli operanti in questo mare, dove
il traffico nemico, diversamente dall’Atlantico, è scarso e fortemente
scortato – dai risultati conseguiti.
Il CORALLO (al comando del Cap. Corv. Gino ANDREANI, che ha rilevato il Com.te
ALBANESE il 17.3.41) affonda a cannonate, dopo averne preso a bordo gli equipaggi:
– il 28.4.42, lungo la penisola di Bon, la goletta tunisina DAR EL SALAM
(138 t) e lo sciabecco TUNIS (41 t);
– il 7.6.42, a levante de La Galite, il motoveliero tunisino HADY M’HAMED
(26 t).
Fino al momento della perdita, il Smg. CORALLO avrà svolto complessivamente
48 missioni, stando in mare per un totale di 180 giorni e percorrendo 23.718
miglia.
Il 10 dicembre 1942 (al comando del Ten. Vasc. Guido GUIDI, che ha rilevato
il Com.te ANDREANI a metà giugno ’42) il CORALLO salpa da Cagliari
per portarsi in agguato sulle coste africane, fra Bona e Biserta. La “tabella
ordini” prevede per la notte sul 13 una puntata offensiva nella rada
di Bougie. Dopo la partenza, però, del battello non si hanno più
notizie, né si hanno risposte alle chiamate radio, ripetute fino al
23 dicembre.
Della sua perdita si avrà conferma solo nel dopoguerra, dalle fonti
ufficiali inglesi. Nella notte fra il 12 e il 13 dicembre, a circa 14 mg al
largo di Bougie, il CORALLO viene scoperto da unità antisom inglesi
e sottoposto ad intenso bombardamento. Costretto ad emergere, viene speronato
dalla cannoniera ENCHARTRESS (che rimane essa stessa seriamente danneggiata)
e affonda immediatamente nel punto 36°58’N – 05°07’E.
Nessun superstite.
Col Smg. CORALLO si perdono:
– Ten.Vasc. Guido GUIDI, Comandante
– S.Ten.Vasc. Carmelo D’URSO, Ufficiale in 2ª
– Ten.(GN) Guido CAUCCI, Direttore di Macchina
– S.Ten.Vasc. Giuseppe BERRA
– Guardiamarina Ardengo MANZELLA
– Asp. Guardiamarina Franco PIRAZZINI
– C°3ª cl. Giovanni GILARDI
– C°3ª cl. Benedetto LOJACONO
– 2°C° Giuseppe CIMMINIELLO
– 2°C° Isidoro GORI
– 2°C° Michele LEONARDI
– 2°C° Salvatore MARRAS
– 2°C° Marino NIBBI
– Sgt. Sergio CAMPOREALE
– Sgt. Sebastiano PALAZZOLO
– Sgt. Carlo QUAGLIATO
– Sgt. Vincenzo TORRE
– Sc. Virgilio BOI
– Sc. Giovanni CAPRARO
– Sc. Silvio CAVICCHIO
– Sc. Armando CECCHINI
– Sc. Giuseppe CROCIANI
– Sc. Angelo DE LUCA
– Sc. Emanuele DE LUCA
– Sc. Albino DI DOMENICO
– Sc. Giuseppe FAILLA
– Sc. Nicola GIACOBBE
– Sc. Mauro MIGNOSA
– Sc. Francesco MONACO
– Sc. Salvatore PERRINI
– Sc. Salvatore PETRACCHI
– Sc. Giovanni SANSONETTI
– Sc. Cosimo SCIANARO
– Sc. Antonio SIMEONI
– Sc. Mariano SIRAGO
– Sc. Rosario SOTTILE
– Sc. Antonio URBAN
– Com. Alberico CICCARELLI
– Com. Carlo DI STEFANO
– Com. Pietro DURADONI
– Com. Antonio ESPOSITO
– Com. Giovanni FALCONE
– Com. Erminio FINISTAURI
– Com. Giovanni LA PIRA
– Com. Antonio MAZZELLA
– Com. Gualtiero MONTECUCCOLI
– Com. Dino MORGANTINI
– Com. Francesco NICOLETTA
– Com. Elia ORIGGI
Onore a Loro!